La Rada di Portoferraio: miti, archeologie, storie, paesaggi
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Chiunque resta ammaliato di fronte ad un arcobaleno! Chiunque viene catturato dal suo tripudio di colori che irradia il cielo perdendosi nell’orizzonte… Nel corso dei secoli, intorno all’arcobaleno sono nate molte leggende alle quali ogni cultura gli ha attribuito un significato diverso: per i greci Iride era la messaggera degli dei; nella religione Indù era Indra, il dio del tempo atmosferico e della pioggia; nella mitologia del nord l’arcobaleno è il “bifrost”, il ponte che collega il regno della terra alla dimora degli dei. I colori dell’arcobaleno hanno ispirato anche l’artista Gilbert Baker, ex-veterano dell’esercito che, in qualità di attivista gay, nel 1978 ha realizzato, per il San Francisco Pride Parade del 25 giugno del medesimo anno, la prima bandiera “arcobaleno” formata da 8 colori. Splendidi arcobaleni si possono ammirare, dopo un temporale, anche all’’Elba e nelle isole dell’Arcipelago Toscano, “terre” circondate dal mare che oggi rappresentano la destinazione ideale per chi desidera suggellare un sogno d’amore. Nonostante l’immaginario collettivo pensi che l’isolano sia tendenzialmente chiuso, in realtà, il suo modo di pensare, soprattutto negli ultimi tempi, si è evoluto, dimostrando sempre più apertura mentale e capacità di rapportarsi con qualsiasi tipo di diversità, senza alcun pregiudizio. Non poteva essere diversamente considerando quanti popoli e dinastie qui si sono succeduti nei secoli: dagli etruschi ai romani, dagli arabi agli spagnoli, dai francesi agli inglesi… dai Medici ai Lorena, dagli Appiani ai Boncompagni Ludovisi, culture che hanno scritto la storia dell’Elba e della “grande famiglia” dell’Arcipelago Toscano. È proprio il caso di dire che l’Elba e la Toscana hanno percorso i tempi. Non a caso Firenze è stata la prima ad abolire la pena di morte, con il Granduca Leopoldo I nel 1786, mentre nel 1853 con Leopoldo II sono state abolite le pene per l’omosessualità. Ancor prima, la dinastia de’ Medici[1] che tenne le redini della città dal XV al XVIII secolo, e che promosse arte, cultura e tolleranza, annoverò fra i suoi rappresentanti alcuni membri certamente omosessuali: il Papa Leone X (Giovanni de’ Medici, 1475-1521), Ferdinando II (1610-1670) e Giovanni Gastone de’ Medici (1671-1737). Esistevano inoltre, già nella Firenze del Quattrocento e Cinquecento, delle “mappe” dei luoghi dove si potevano avere incontri omosessuali. Tornando a parlare dell’Elba sicuramente la miglior palestra per “allenarsi” alla diversità è stata il turismo al quale ci siamo convertiti negli anni sessanta!
Oggi le isole toscane, animate da un forte senso di tolleranza e di libertà di pensiero sono pronte ad accogliere la comunità LGBT+[1]. Oggi, finalmente, grazie alla Legge n. 76 del 20 maggio 2016 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) in Italia si può convolare a nozze senza distinzioni di sesso. Premesso ciò, non è un caso che Riccardo e Roberto, uno di Prato e l’altro di Vicenza, hanno scelto l’Elba come loro dimora. I due giovani approdati sull’isola alcuni anni fa per un lavoro stagionale, sin da subito sono stati accolti dalla comunità “ferraiese”[2] con grande calore e cordialità tanto da farli sentire come a casa loro ed elbani d’adozione. “Catturati” dall’ospitalità e dall’autenticità tipiche di noi isolani, nonché dalle bellezze paesaggistiche del nostro territorio, Riccardo e Roberto hanno scelto l’Elba non solo come luogo ideale dove vivere ma anche come “Luogo del Cuore” dove realizzare il loro progetto d’amore: unirsi in matrimonio. E così è stato! Lo scorso ottobre, i due innamorati, circondati da un nutrito gruppo di amici e da un clima di grande gioia ed euforia collettiva, sono felicemente convolati a nozze. La cerimonia civile e i festeggiamenti si sono svolti nella splendida cornice di Schiopparello, località di campagna affacciata sul mare, nel podere “I Sassi” (di proprietà di Angelo Feola) gestito da Dimitri Galletti dall’Azienda agricola Montefabbrello.
[1] Nel 1548 Cosimo I de’ Medici fece edificare per motivi strategico militari, la città di Cosmopoli, attualmente Portoferraio. Per la realizzazione della città fortificata Cosimo si avvalse dei migliori architetti tra i quali Giovanni Battista Bellucci che, affiancato da altri preziosi collaboratori, realizzò la costruzione di palizzate, terrapieni, mura, cortine, rendendo questa città uno dei porti più sicuri del Mediterraneo.
[2] “Comunità LGBT+” è una sorta di termine-ombrello che si riferisce a tutte le persone con un’identità sessuale non conforme ai modelli culturalmente condivisi. Le prime due lettere sono forse le più conosciute e si riferiscono a perone con orientamento omosessuale, la L sta per lesbica e la G sta per gay, la B sta per bisessuale, la T sta per trasgender, in ultimo il simbolo + sta ad indicare le altre lettere, (ognuna delle quali esprime un orientamento sessuale), che nel tempo si sono aggiunte. Il viaggiatore LGBT+ può trovare un valido supporto nell’ AITGL – Associazione Italiana del Turismo Gay & Lesbian, associazione senza scopo di lucro nata nel 2009, che ha tra i suoi obiettivi primari quello di rendere l’Italia un paese sempre più accogliente, fornendo informazioni di tipo turistico, assistenza – anche legale – e servizi dedicati.
L’articolo, scritto da Alessandra Tozzi Coordinatore editoriale del magazine di promozione turistica Elba Per2 e non solo…, è stato pubblicato nell’ Edizione 2021/2022.