Pianosa Dal diavolo all’acqua santa
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17 Ottobre 2024Il pittore non deve dipingere solo quello che vede dinanzi a sé, ma anche quello che vede dentro di sé. E se in se stesso non vede nulla, smetta di dipingere quello che vede dinanzi a sé.
David Caspar Friedrich
Una frase del genere calza “a pennello” per l’artista elbano Italo Bolano in quanto tutto ciò che ha rappresentato esteriormente con le sue opere era frutto di quanto il suo animo sensibile elaborava interiormente, faceva affiorare e manifestava automaticamente nella pittura, scultura o nei manufatti in ceramica o vetro. Artista toscano, figlio della terra dei “Macchiaioli”, non fu mai attratto da questo tipo di pittura più vicina allo scatto fotografico, che aveva come obiettivo la rappresentazione di attimi di vita quotidiana, della bellezza della natura e del paesaggio in quanto tale. Italo Bolano, fin da ragazzo, si staccò da questo modo di fare arte per seguire istintivamente l’espressionismo tedesco, dapprima in forma figurativa per evolvere e maturare verso la corrente astratto-concettuale.Toccanti sono le immagini materiche ed espressive dei pescatori, minatori (gli eroi della sua isola) ma anche di personaggi famosi come il musicista-compositore Giuseppe Pietri, il carabiniere eroe Salvo D’Acquisto, Teseo Tesei, eroe del mare, il comico Roberto Benigni fino ad arrivare al calciatore del Torino, Aldo Agroppi etc…Come scordare il ciclo dedicato al “Cristo” del quale condivideva il dramma, nei suoi momenti difficili, affermando « […] dipingo il dramma di Cristo perché mi sento come Cristo in croce […] »; il ciclo dedicato a Napoleone, personaggio storico, amato o odiato dalla storia, che rappresenta bene la sofferenza umana esaltata dall’alternanza di successo e disgrazia. Nel personaggio napoleonico Italo vedeva anche l’immortalità delle sue gesta e del suo pensiero e tanto meno poteva
tralasciare l’enorme lavoro svolto a favore dell’isola d’Elba, nel suo breve e tormentato soggiorno insulare che coincideva con il motto di Bolano: “fatti non parole”.Interessante e profondo è il dialogo fra pittura e poesia dell’amico e grande poeta Mario Luzi dove la pennellata e il colore duettano con i versi.Infine, ma non ultimo, il ciclo dedicato alla “Donna Isola” che rappresenta in un unico momento la madre cosmica, l’amata isola d’Elba, la figura femminile come musa ispiratrice, con le sue forme curve che l’attento osservatore può riscontrare nelle rotondità delle rocce dei dirupi o fra gli scogli che emergono dal mare nel paesaggio elbano. Ma la sublimazione della sua arte, l’artista, la ottiene con la sintesi di poche pennellate, dove il colore e l’orientamento di esse ci permettono di cogliere con semplicità e chiarezza i rapporti spaziali fra terra, mare, e cielo. Mare e cielo che hanno dato impulso all’esaltazione del “Suo Blu” e da dove ora ci osserva e scruta.
Un mondo da scoprire, per il turista, nell’ambito dell’isola è l’Open Air Museum ubicato nella frazione San Martino di Portoferraio, spazio fondato dall’artista nel 1965 utilizzando il campo agricolo abbandonato dal padre disoccupato. Negli anni diventa al tempo stesso l’atelier dell’artista, un centro d’incontro fra pittori, scultori, poeti, critici etc… nazionali ed internazionali, un’area di didattica per l’elaborazione di manufatti ceramici ma
soprattutto la sede di sculture monumentali realizzate nei più disparati materiali.Altro capolavoro è il “Museo Diffuso di Arte Moderna dell’isola d’Elba” che si estende negli 8 comuni dell’isola (oggi 7), dedicato a personaggi elbani famosi, ad eventi verificatisi in ambito storico sull’isola e alla bellezza del paesaggio locale. Per il turista sarà una piacevole sorpresa scoprire i capolavori realizzati da Italo Bolano durante la sua vita su tutta l’isola, con lo scopo di impreziosire la sua terra e creare un dialogo fra arte e bellezza della natura. Altro capolavoro è il “Museo della Ceramica Italo Bolano” ubicato negli spazi della fortezza di Forte Falcone a Portoferraio dove si può ammirare l’evoluzione nel tempo del lavoro dell’artista con i materiali ceramici, una quarantina di pezzi donati al Comune di Portoferraio tra i quali un grande pannello che raffigura Cosimo I de’ Medici, fondatore della città, l’antica Cosmopoli, in occasione dei 500 anni dalla sua nascita. Buon tour e godetevi lo spettacolo fra natura e arte! Italo avrà raggiunto il suo scopo.
L’articolo, pubblicato in ElbaPer2 e non solo… Edizione 2021/2022 è stato scritto da Franco Carena, conoscitore d’arte moderna e contemporanea, titolare in Piemonte dell’Art Gallery La Luna (dal 2007 al 2019)
Didascalia immagini
Napoleone morente – Olio su tela cm 100 x 70 – in occasione del bicentenario di Napoleone all’Elba
Omaggio ad Aldo Agroppi – Acrilico su tela cm 70 x 100, 2018 uno dei pochi ritratti fatti da Italo Bolano. Questo è dedicato al grande calciatore del Torino, piombinese di nascita, in occasione di una grande mostra nel 2018.
Giovanna nella calura – ispirato a M.Luzi – Acrilico su carta, cm 50×70, 1995