Il Castello del Volterraio: salire sempre più in alto per scomparire all’orizzonte
22 Marzo 2022Se un turista a primavera
23 Marzo 2022Si conclude così il testo della canzone che Giorgio Faletti ha dedicato a Capoliveri dal titolo Da casa mia si vede il mare. La prima memoria che ho dell’isola d’Elba è proprio Capoliveri dove ho trascorso la prima vacanza insieme ai miei genitori. Ricordo il suo centro storico, un pò diverso da quello di oggi, le dune di sabbia finissima della spiaggia di Lacona affacciata sull’isola di Montecristo, la variegata vegetazione delle calette di Zuccale e gli isolotti di Gemini, di fronte alla spiaggia dell’Innamorata. Un panorama di bellezze della natura, così vicine e così diverse tra loro, una costante dell’isola d’Elba, che contempla diversi paesaggi: spiagge, scogliere, terrazze sul mare, terra, profumi e storie che ricordano il lavoro dell’uomo, “un’Isola”, come viene spesso definita, “dagli infiniti orizzonti”. Un’oasi verde nell’Arcipelago Toscano, un ponte immaginario tra l’Italia e la Corsica, che porto nel cuore. Per me, poi, originaria di Piombino, la vista dell’Elba è una presenza costante, così vicina, ma allo stesso tempo, così lontana. Per noi piombinesi è un’isola facilmente raggiungibile, ma una volta all’Elba ci si sente dall’altra parte del mondo, in un luogo bellissimo.
Questione di alchimia, una magia che nasce da un incontro di tante emozioni. Un’atmosfera magica che, proprio pochi giorni fa, è stata apprezzata da un illustre ospite, il Principe Alberto di Monaco, approdato nell’isola d’Elba per un’iniziativa benefica della Fondazione Principe Alberto II di Monaco e per un evento sui rischi per la biodiversità a cui ho preso parte con grande piacere in rappresentanza del Governo. Nel corso di questa due giorni elbana il Principe Alberto ha voluto conoscere l’isola, sottolineando i legami che l’intero Arcipelago ha con il Principato di Monaco sul piano della tutela dell’ambiente marino. Basti pensare al Santuario dei Cetacei o all’Accordo Ramoge con cui il nostro Governo, assieme a quello Francese e quello Monegasco, da quarant’anni, mette in atto azioni di gestione integrata di tutela del litorale. Una serie di accordi strategici per la difesa e la salvaguardia del mare che, evidentemente, non può limitarsi all’azione del singolo Stato o ai confini territoriali. Il mare, dunque, rappresenta una delle più grandi risorse del nostro Paese. Lungo le coste italiane cultura e natura si sovrappongono generando un equilibrio unico tra uomo e ambiente che, a causa delle sempre più frequenti pressioni antropiche, va difeso. Non si tratta, infatti, di difendere soltanto il nostro patrimonio ambientale, ma anche quello economico e sociale. Un perfetto equilibrio tra uomo e ambiente significa “crescita sostenibile” o per meglio dire “crescita blu”. Una crescita che per l’isola d’Elba significa un’opportunità di sviluppo del turismo sostenibile basato su una nuova alleanza tra conservazione dell’ambiente marino costiero e lo “sfruttamento” della risorsa mare. Per far ciò è necessario programmare e ragionare in chiave sostenibile, anche con il contributo di un nuovo modello d’imprenditoria attento alle ragioni dell’ambiente e pronto a fornire soluzioni innovative e pulite. In questo quadro anche il Governo negli ultimi anni ha voltato pagina, mettendo il mare al centro dell’agenda ambientale del Paese. Un mare, e in particolare il Mediterraneo, caratterizzato da una ricchissima biodiversità e minacciato dai rischi delle attività antropiche che ha indotto le istituzioni ad impegnarsi per garantire il buon stato ambientale delle acque marine, con la consapevolezza di dover governare il mare in modo integrato, uscendo dai tradizionali schemi dei confini nazionali dei singoli Stati. Da qui l’impegno del Ministero dell’Ambiente per la difesa della risorsa mare: dalla lotta all’erosione costiera, alle attività di prevenzione, contrasto all’inquinamento, senza trascurare le azioni per la salvaguardia dell’ecosistema marino e per l’attuazione della Direttiva Europea sulla Strategia Marina. L’Italia non è soltanto il primo Paese al mondo per il patrimonio di beni culturali dell’umanità: le Nazioni Unite ci hanno riconosciuto anche il primato di Paese Mediterraneo con la maggior quantità di servizi ambientali offerti dal mare. La vera sfida che abbiamo di fronte in questi anni è, dunque, quella di espandere la nostra capacità di capitalizzare queste straordinarie ricchezze di cui disponiamo tra cui, appunto, l’isola d’Elba.